Gli inquirenti hanno trovato dei resti a Torremolinos: potrebbero essere di Sibora Gagani, la 22enne scomparsa nel 2014.
Potrebbe essere stato trovato il cadavere di Sibora Gagani, la 22enne scomparsa nel 2014 dalla sua casa di Torremolinos, in Spagna, dove si era trasferita insieme al fidanzato. Il corpo si trovava tra due pareti dell’abitazione: si attendono conferme dall’esame del Dna, ma gli inquirenti sembrano non avere dubbi.
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Il ritrovamento del corpo
La 22enne italo-albanese si era trasferita in Andalusia insieme al compagno, un 45enne di Nettuno che di recente è stato arrestato in Spagna per il presunto omicidio della sua attuale fidanzata, Paula di 28 anni, che è stata colpita con 14 coltellate mentre era a casa.
Da fonti spagnole emerge che l’uomo avrebbe confessato l’omicidio di Sibora, ma nessuna dichiarazione è stata confermata alla magistratura. Nella sua confessione, che ha poi ritrattato, il 45enne avrebbe raccontato di aver ucciso la ex fidanzata sciogliendo il corpo nell’acido per poi murare i resti.
La polizia avrebbe quindi perquisito l’appartamento in cui vivevano i due, trovando un corpo nascosto in un’intercapedine all’interno di una scatola. In quella casa, affittata a diverse famiglie nel tempo, nessuno si sarebbe mai accorto di nulla.
La madre di Sibora: “Litigavano pesantemente”
Intervistata da Federica Sciarelli a “Chi l’ha visto?”, la madre di Sibora, Elisabetta, si è detta arrabbiata perché nonostante avesse denunciato più volte il fidanzato della figlia, non è mai stata ascoltata dalle autorità competenti. Pare che la Gagani volesse lasciare il suo compagno e per questo sarebbe stata accoltellata.
Non riuscendo a trovare lavoro a Nettuno, comune vicino Roma, il compagno della 22enne le aveva proposto di andare a vivere in Andalusia. La madre della donna li aveva raggiunti per qualche giorno, e ciò a cui aveva assistito non le era piaciuto: “Litigavano pesantemente, anche davanti a me”, racconta la donna. “Lui era un uomo ossessivo, la voleva per forza. La tradiva, ma era geloso di lei. Se staccava il cellulare, la chiamava sempre”.
